Come autoprodurre i propri semi


In passato raccogliere e conservare i semi per le semine successive era una consuetudine molto diffusa. Oggi lo è decisamente meno, complice la facilità nel reperire i semi di varietà anche insolite, la tendenza a pensare che quelli acquistati siano migliori o che siano difficili da ricavare.

In realtà raccogliere e conservare i semi garantisce, come per gran parte delle cose realizzate con le proprie mani, una qualità maggiore, oltre ad altri vantaggi.

Ricavando da soli i propri semi è possibile ottenere semi biologici, privi di additivi (molte case produttrici “conciano” i semi, aggiungendo fungicidi chimici), oltre che preservare la biodiversità e continuare a riprodurre varietà antiche o rare.

Le regole base per diventare “seed saver“, letteralmente conservatori di semi, sono poche, ma fondamentali:

  • bisogna selezionare e raccogliere solo semi di piante sane
  • i frutti e le piante devono tendenzialmente completare il loro ciclo per essere certi che i semi siano pronti
  • i semi, una volta raccolti, devono essere asciugati all’aria in un luogo fresco e conservati lontani da fonti di calore e all’asciutto (L’acqua e il calore attivano i semi, oltre a favorire la proliferazione di muffe. A tal proposito potrebbe essere utile cospargere i semi prima di riporli in recipienti ermetici con cannella in polvere, ottimo antifungino naturale.)

Nel caso di piante annuali, come melanzana, peperone, pomodoro, zucche, ecc.., la raccolta dei semi richiede un’attesa relativamente breve ed è piuttosto semplice ed intuitivo capire quando raccogliere i semi.

Le verdure a foglia come lattughe e spinaci quando in gergo “montano a seme” iniziano a svilupparsi in altezza e a formare al centro dei fiorellini dai quali sarà possibile raccogliere i semi.

Nel caso di piante biennali, come ad esempio prezzemolo, sedano, lunaria, carota, cipolla, il loro ciclo vitale dura due anni, quindi, se normalmente avremmo utilizzato la pianta e le sue parti nel primo anno, per raccoglierne i semi bisogna aspettare il secondo anno.

In presenza di semi particolarmente piccoli o “volatili” (semi che si disperdono facilmente nell’ambiente), può essere utile collocare sul fiore o sul frutto dei sacchetti di organza che permettono la traspirazione e al tempo stesso di controllare la situazione: appena i semi sono ormai pronti, si preleva sacchetto e semi. Chiaramente il sacchetto va collocato sul fiore solo dopo che è avvenuta l’impollinazione, quando comincia a sfiorire.

Il bello di questa pratica è sicuramente la possibilità di poter osservare con attenzione l’intero ciclo vitale di una pianta con tutte le sue trasformazioni e concludersi con il punto di partenza di un nuovo ciclo.

Poi per i seed savers ci sono molte occasioni di scambio per poter arricchire il proprio “bottino” in molti eventi appositamente dedicati.

A tal proposito segnaliamo l’associazione “Civiltà Contadina“, la realtà italiana più importanti del settore.

 

 

Malattie e problemi nella coltivazione del pomodoro


La coltivazione dei pomodori, indipendentemente dalla varietà scelta, è piuttosto semplice. Tuttavia richiede degli accorgimenti per prevenire malattie e problematiche tipiche di questa solanacea piuttosto diffuse.

Fortunatamente ad ogni problema c’è un rimedio e un modo per prevenirlo.

In assoluto il problema più diffuso è il cosiddetto marciume apicale.

Come si manifesta il marciume apicale: gran parte dei frutti, soprattutto le varietà allungate, presentano l’estremità opposta al picciolo annerita e marcescente. La causa scatenante è una carenza di calcio nel suolo o una mancanza di umidità o, come spiegato in precedenza in Elementi della fertilità del terreno e sintomi in caso di carenze,anche da un eccesso di potassio ed azoto che impediscono l’assorbimento di calcio.

Rimedi naturali al marciume apicale del pomodoro

Una volta che il marciume apicale si è formato chiaramente per i frutti già colpiti non c’è più nulla da fare, se non rimuoverli. E’ opportuno somministrare calcio alle piante colpite, irrigare con regolarità e, nel caso di sovradosaggi di azoto e potassio, sospende le concimazioni. Il modo più green per integrare calcio è sbriciolare gusci di uova ai piedi delle piante di pomodoro.

 

Dopo il marciume apicale, un altro problema molto frequente è rappresentato dalle lesioni della buccia dei pomodori, soprattutto nelle varietà con frutti grossi, come i “cuor di bue”: le spaccature sono superficiali, molto spesso formano una stella, da qui appunto spaccatura a stella, intorno all’attaccatura del picciolo. La causa è una crescita troppo rapida del frutto, dovuta quasi sempre ad un’eccessiva fertilizzazione o irrigazioni troppo abbondanti in seguito a lunghi periodi di siccità. Le crepe superficiali del pomodoro, in realtà, oltre ad essere antiestetiche, a breve termine non comportano gravi danni: appena notate pomodori con crepe è preferibile raccoglierli subito ed utilizzarli, eliminando solo la parte rovinata. A lungo termine, invece, i frutti con buccia lesionata sono esposti a virus e batteri, compromettendo l’intero frutto.

Come evitare le crepe sui pomodori

Il rimedio naturale alle crepe dei pomodori è la costanza: giusti dosaggi di acqua e concimi prevengono il problema. Evitare, dunque, lunghi periodi di siccità, seguite da eccessive irrigazioni di recupero.

A seguire, tra i problemi più frequenti c’è la cascola  di fiori, ovvero all’improvviso cadono in quantità massicce i fiori del pomodoro: questo fenomeno si verifica in presenza di temperature troppo basse, di solito sotto i 13° C, o troppo alte, sopra i 32° C. A meno che non ci sia stato uno sbalzo climatico mentre le piantine erano già in campo (e in tal caso è preferibile applicare tessuto-non tessuto), si consiglia di non trapiantare in pieno campo le piantine di pomodoro mai prima di Aprile e mai oltre Giugno.

In presenza, invece, di foglie ingiallite e arricciate, molto probabilmente si tratta di un attacco di afidi: nella parte sottostante della foglia, la cosiddetta pagina inferiore, sono presenti dei piccoli insetti che succhiano la linfa della pianta e secernono una sostanza appiccicosa, la melata. Dunque, oltre al danno strutturale della pianta (la foglia si arriccia per via dei fori praticati dagli afidi), subentrano successivamente anche delle malattie fungine. In caso di afidi, o altri parassiti, i rimedi naturali sono diversi, a partire dal già citato macerato di ortica, ma anche prodotti specifici ammessi in agricoltura biologica come l’olio di neem  o  il sapone molle potassico. Se invece le foglie sono solo ingiallite e non arricciate, molto probabilmente è solo una carenza di azoto.

Ultima problema ricorrente, ricordiamo, in fine, la ruggine, ovvero delle macchie polverose di colore scuro che altro non sono che delle muffe. Come la peronospora (altra muffa che colpisce il pomodoro), la ruggine predilige e prolifera in presenza di umidità. Dunque ancora una volta eccessi di acqua provocano solo danni. Inoltre bisogna specificare che la prima forma di prevenzione contro malattie e parassiti è la buona salute complessiva della pianta: una pianta sana tende ad ammalarsi meno e ad affrontare meglio le avversità. Molto utili pertanto a tale scopo l’impiego di prodotti a base di propoli o equiseto che al tempo stesso rinforzano le difese immunitarie della pianta e prevengono gli attacchi di muffe come anche l’oidio.

In caso di piante colpite da ruggine o peronospora, è preferibile eliminare le piante colpite, distruggendole. Dunque si sconsiglia anche di compostarle, per evitare la contaminazione del compost, perché purtroppo le spore di queste muffe sono molto resistenti e potrebbero addirittura resistere al naturale processo di “pastorizzazione” che avviene durante la maturazione degli scarti vegetali.

 

 

Semine e lavori di Maggio

<< Aprile fa il fiore e Maggio gli dà il colore.>>

Proverbio

Pur essendo l’ultimo mese di primavera , in realtà ogni anno Maggio come i suoi predecessori si trascina giorni di instabilità con sbalzi di temperatura anche molto violenti . Tuttavia , tempo permettendo , chi intraprende le semine in questo mese può procedere senza l’ausilio di coperture , serre , direttamente a dimora o semenzaio all’aperto .

In fase crescente direttamente all’aperto si può seminare cardo , basilico , bietola , carota , fagiolo , fagiolino , prezzemolo , zucchino , anguria , cetriolo , melone , pomodoro , ravanello, rucola , zucca , luffa e tutte le altre cucurbitacee non menzionate . Via libera alla semina di fiori biennali , come primula , campanula , non ti scordar di me , digitale , malvarosa , agli annuali ( fiordaliso , escolzia , iberis ) .

In semenzaio all’aperto cavolfiore precoce .

Trapiantare all’aperta le semine dei mesi precedenti ( cucurbitacee , melanzane , peperoni , pomodori..ecc.., ma anche i fiori annuali a fioritura estiva ed autunnale , i bulbi .. )

In fase calante , in semenzaio all’aperto , si può seminare cavoli , sedano , indivia , lattughe , porro , scarola . Direttamente all’aperto , radicchio e spinacio .

LAVORI :

  • Rincalzare ( con una zappetta , delicatamente , si accumula terra intorno alla pianta ) pomodoro , melanzana , fagiolo , pisello , patata e fava
  • Si cimano melone ed anguria , tagliando , appunto le cime per irrobustire la pianta .
  • Si effettua la sfemminellatura del pomodoro : si eliminano i germogli alla base delle diramazioni che , oltre a non portare frutti , sottraggono energia e nutrimento alla pianta .
  • Si inseriscono sostegni adeguati alle rampicanti o altre piante che ne hanno bisogno .
  • Tagliare il prato regolarmente , mantenendo l’altezza intorno ai 3 cm
  • Cimare gli steli dei crisantemi per ottenere una produzione abbondante di fiori .

 

Semine e lavori di Aprile

<< D’Aprile non ti scoprire >>
I proverbi hanno sempre un fondo di verità .

Infatti , se il detto “Marzo è pazzo” racconta dell’instabilità di questo primissimo mese di Primavera , purtroppo nemmeno il suo successore è da meno . In questa categoria del blog , riassumiamo mese per mese il calendario delle semine , tuttavia le variabili climatiche sono così tante da regione a regione e da anno in anno , che in verità questa rubrica vuole essere solo una guida indicativa . Come già accennato in un precedente post a proposito del calendario fenologico in agricoltura sinergica , anche l’esperienza personale , cogliendo dei riferimenti locali ( la fioritura di una perenne , la migrazione degli uccelli ..ecc..) , possono essere molto più indicativi nel capire i tempi giusti per le semine .

In questo mese , variabili permettendo , in fase crescente è possibile seminare , ancora in coltura protetta in vaso , le cucurbitacee ( meloni , zucche , zucchine , cetrioli , luffe , lagenarie.. ecc.) . Via libera ai fiori ( calendula , amaranthus , zinnia , begliuomini ) .  All’aperto a dimora le aromatiche , carote , bietole , ravanello , crescione , fagiolo , fagiolini , pomodoro , crisantemo , convolvolo , malva , papavero di California , fiordaliso , prato .

Trapianto e piantagioni : In coltura protetta , le semine dei mesi precedenti , possono essere trapiantate ( melanzane , cucurbitacee , peperoni , pomodoro ..) .

All’aperto , si procede con il trapianto di cavolo , lattuga , indivia .

In fase crescente , in coltura protetta , indivia riccia . All’aperto cavolo cappuccio , lattuga , porro , scarola .

 

 

Spunti di coltivazione urbana in piccoli spazi

La coltivazione per così dire “urbana” , sfruttando piccoli spazi con adeguate condizioni di luminosità , è andata ben oltre la moda o una tendenza passeggera . Negli ultimi anni , infatti , è diventata una consuetudine dettata da svariate esigenze : il risparmio , la voglia di autosufficienza , la necessità di un cibo più naturale , ma anche il bisogno di conoscere i cicli vitali e la stagionalità del cibo .

La domanda più ricorrente dei detrattori dell’orto urbano è << Un pomodoro cresciuto nello smog è più sano di quello da serra ? >> .

Dal momento che il fenomeno dell’orto sul balcone è mondiale , sono stati fatti degli studi in varie nazioni . Le più approfondite risultano quelle da un’università tedesca che ha evidenziato che effettivamente coltivare in città può contaminare gli ortaggi con metalli pesanti derivati dai gas di scarico delle auto , ma che , tuttavia , a confronto con gli ortaggi ottenuti da coltivazione intensiva , risultano essere comunque meno contaminati da altre sostanze ugualmente dannose , quali concimi chimici o pesticidi .

In definitiva , è preferibile coltivare in città solo se si ha la possibilità di essere lontani da centri con intenso traffico . Inoltre quello stesso smog che contamina i “pomodori cittadini” è presente anche nell’aria che respiriamo . Dunque il problema non è l’orto urbano , il vero problema è lo smog !

L’orto sul balcone , in realtà , aiuta anche l’ambiente , aumentando la quota urbana di verde , oltre a ridurre anche , indirettamente , tutti gli imballaggi e la benzina che ne deriverebbe dal trasporto del pomodoro acquistato al supermercato .

Quindi più che evitare l’orto sul balcone , iniziamo ad evitare l’auto quando possibile .

Parlavamo di adeguata luminosità degli spazi urbani dove coltivare , infatti è possibile sfruttare balconi , davanzali , tetti , verande , purché si sfrutti al meglio lo spazio a disposizione e si rispettino le esigenze delle piante (illuminazione in primis  , ma anche il tipo di terriccio e le necessità idriche )

La scelta delle varietà da coltivare :

In base all’esposizione del balcone e alla luminosità  , si può stabilire la varietà di pianta più adatta da coltivare , ricordando che per una buona produzione ( fiori o ortaggi ) , ciascuna pianta necessita di almeno 6 ore di luce , al di sotto i risultati saranno scarsi .

Se il balcone è soleggiato , ovviamente , non c’è nessun tipo di limitazione . Mentre se si tratta di un balcone ombroso , è possibile coltivare principalmente le lattughe da taglio e le aromatiche .

Ad ogni modo sono da privilegiare piante a ciclo vitale breve, ovvero che possono essere raccolti dopo 30-60 gg dalla semina , quali lattuga , valeriana ,spinacio , indivia e rucola . O in alternativa ortaggi da radice , quali carote , ravanelli , barbabietole , avendo l’accortezza di usare vasi o contenitori più profondi e poi via libera anche a pomodori , peperoni , melanzane , zucchine e tutte le aromatiche .

Chi coltiva l’orto , che sia urbano o no , spesso si lamenta di avere una quantità spropositata dello stesso tipo di ortaggio per breve tempo . La soluzione è la semina “a scalare” che consente di avere meno ortaggi per periodi più lunghi : è sufficiente seminare poco , ma più spesso .

Ad esempio , la nostra confezione di spinaci contiene 15 g di semi . Utilizzando il contenuto in un’unica volta , il risultato è tanta verdura (di gran lunga superiore alle reali esigenze di una famiglia) , ma per poco tempo . Tuttavia seminando , ad esempio , 5 g ogni 2 mesi , è possibile raccogliere spinaci sempre freschi e nella quantità realmente necessaria per un periodo più lungo . Tuttavia , in caso di esuberi , i vicini di casa li appezzano volentieri o , in assenza di persone a cui regalarli , ci sono vari modi per conservarli : sottolio , sotto sale o essiccando .

Lo spazio :

Per sfruttare al meglio tutto lo spazio a disposizione , si fa ricorso a vasi con ganci al soffitto , fioriere con graticci che hanno anche la doppia funzione di sostegno per le rampicanti , utilizzando sia lo spazio interno che quello esterno al balcone , tenendo sempre presente la sicurezza in caso di vento o temporali , durante i quali è sempre preferibile riportare tutto all’interno . Fondamentale è disporre le piante su altezze differenti , in modo tale da non farsi ombra a vicenda . In commercio si trovano delle strutture studiate appositamente per creare delle gradinate per i vasi , ma in realtà possono andar bene anche vecchie cassette della frutta , disposte al di sotto dei vasi in maniera tale da creare i dislivelli .

Dunque usare tutto  lo spazio , soprattutto in altezza , ricorrendo eventualmente anche a mensole , scaffalature o vecchie librerie riportate a nuova vita .

Per chi ne ha la possibilità , si può usare anche il davanzale di una finestra ben illuminata come serra ,  isolando il vano con un pannello di plexiglas trasparente , per evitare la dispersione di calore .

N.B.:Prima di inserire le piante nella “Finestra-serra” , è buona norma testare la temperatura che non deve superare i 25 ° C , inoltre l’esposizione non deve essere mai diretta , altrimenti più che una serra , avrete costruito un forno solare , che ha comunque i suoi pro , ma non in questo frangente .

Il terriccio :

Per la coltivazione in vaso , sia di ortive che di piante da fiore , si consiglia l’utilizzo di una miscela di terriccio , composta da torba , terriccio universale ( salvo esigenze specifiche di acidità ) , argilla espansa , sassi ,  ecc..: tale miscela , con un’adeguata stratificazione nei vasi , favorisce la fuoriuscita dell’acqua in eccesso e un’adeguata circolazione dell’aria , entrambi fattori importanti per la prevenzione di muffe e marcescente . A proposito della stratificazione , è buona norma disporre sul foro del vaso cocci o sassi per evitare la dispersione della terra non ancora compatta . Poi si dispone l’argilla espansa e la miscela di torba e terriccio , mista a compost maturo che , oltre ad essere un ottimo ammendante ( migliora , cioè , la struttura del terreno , rendendolo meno compatto ) , lo arricchisce di elementi della fertilità .

L’irrigazione :

L’irrigazione è il cruccio di tutti i neofiti del giardinaggio , in quanto non esistono regole fisse per stabilire quante volte in un dato lasso di tempo occorre irrigare , perché le variabili sono tantissime . Molto infatti dipende dall’esposizione al sole del balcone , dalla varietà della pianta e dunque dalle sue esigenze , dall’ampiezza e dal materiale del vaso ( la terracotta traspira molto rispetto alla plastica che , invece , trattiene molto di più l’acqua ) e dalla stagione . In linea di massima , in estate può essere necessario annaffiare anche tutti i giorni , se il terriccio appare arido e la pianta sofferente (preferibilmente al mattino o nel tardo pomeriggio) . In inverno , invece , si possono diradare o addirittura sospendere , in caso di piogge .

Ad ogni modo , i danni di un’irrigazione eccessiva sono irrimediabili perché generano marcescenze al livello radicale , dunque sono visibili solo quando ormai è troppo tardi , mentre invece la carenza di acqua si manifesta subito con la perdita di turgidità delle foglie e si può rimediare in pochi minuti annaffiando .

Nel dubbio , dunque , meglio stare un po’ indietro con le irrigazioni e consigliamo anche di leggere il post su come risparmiare acqua in giardino , dal momento che l’acqua è un bene prezioso .

Caldo e freddo :

Le radici delle piante in vaso sono molto più esposte agli sbalzi di temperatura rispetto a quelle coltivate in piena terra , dunque la pacciamatura , ovvero l’isolamento delle radici è fondamentale . Ne abbiamo già parlato molto approfonditamente nel post ” La pacciamatura ” , dove spieghiamo i vantaggi e i materiali da utilizzare .

Impollinazione :

Molto spesso chi coltiva ortaggi come cucurbitacee ( zucchine , zucche , cetrioli , ma anche la luffa o le lagenarie ) si lamenta che i fiori delle loro piante , dopo qualche giorno dalla fioritura , cadono senza dar vita ai frutti . Questo accade perché non c’è stata l’impollinazione che di solito avviene ad opera di insetti o anche del vento . In questi casi , l’impollinazione deve essere manuale , utilizzando un pennellino , o lo stesso fiore .

 

Potrebbe interessarti anche la nostra sezione interamente dedicata ai prodotti per sfruttare al meglio lo spazio , come fioriere verticali , orti pensili e fioriere con griglie :

Visita —> Categoria ” Orto sul balcone

 

 

Semine e lavori di Marzo

 

Finalmente Marzo ! L’inverno è decisamente alle spalle insieme al freddo e alla pioggia . E’ stato un inverno decisamente lungo e rigido . I danni sono stati tanti , soprattutto nelle regioni dove difficilmente si raggiungevano temperature così basse .

Le piante perenni sono sicuramente un punto di riferimento nei nostri giardini : al primo inaspettato fiore , avremo la certezza che la primavera non è così lontana .

E in effetti ci siamo !

Già dal mese di Febbraio abbiamo dato il via libera a talee ed innesti .

I temerari sono già partiti con le semine da Gennaio , ma sicuramente Marzo è il momento migliore per iniziare , senza dover temere per bruschi cali di temperatura .

In luna crescente , ancora al riparo , in vaso si seminano anguria  , basilico , cetriolo , melone , zucca , zucchino , mentre in semenzaio melanzana , peperone , peperoncini piccanti , pomodori . Direttamente a dimora , riparando con serra a tunnel  è possibile seminare arachidi , bietola a costa larga  , carota , pisello , prezzemolo , ravanello , fagiolo , fagiolini e piante aromatiche .

Via libera anche alla semina della calendula , bella di notte , clarkia , fiordaliso , e tutti gli altri fiori annuali , anche direttamente a dimora all’aperto se le temperature si sono stabilizzate sopra i 10 °C .

Si trapianta all’aperto l’asparago .

In luna calante , in semenzaio protetto , sedano , indivia scarola riccia , lattughe , misticanze  ,  valerianella , spinacio , cipolla e porro .

Si ultimano e si sospendono le potature dei alberi a foglia caduca , delle rose o deli alberi da frutto prima della ripresa vegetativa .

Marzo è anche il periodo ottimale per partire o ripartire con il compost , preparando nuova composta con le sfalciature di prato o il fogliame e utilizzare la composta matura per arricchire e migliorare la struttura del terreno . Per approfondimenti sul compostaggio suggeriamo il nostro articolo ” Compostaggio : come si prepara e quali sono i vantaggi del compost ” .

 

 

 

 

Lavori nell’orto e semine di Febbraio

“Il sole di Febbraio si insinua nei rami : tinge i germogli e gonfia le foglie che sono dentro”

Febbraio è il mese delle attese , della preparazione , delle promesse che saranno mantenute e esploderanno come fuochi d’artificio in un turbinio di colori e profumi solo nel mese di Marzo .

In questo mese si comincia a fare sul serio nell’orto : in semenzaio riscaldato , in luna crescente si seminano basilico , melanzana , peperoni e pomodoro . Nei vasetti anguria , cetriolo , melone , zucchino . Direttamente a dimora protetta , erbe aromatiche , ( timo , santoreggia , lavanda ) . A dimora all’aperto , bietola , carota , pisello , prezzemolo , ravanello , rucola .

E’ possibile trapiantare all’aperto la cipolla da seme, al riparo le lattughe .

Nel giardino , sempre in luna crescente , in vaso al riparo è possibile seminare begonia , garofano , dalia , petunia , ecc… A dimora all’aperto possibilmente con pacciamatura rampicanti annuali ( convolvolo , clematide ..) . Ancora , si possono trapiantare alberi , arbusti , rampicanti , rose ed ortensie .

Via libera alle talee e agli innesti ( Leggi anche “Guida agli innesti e all’uso dell’innestatrice 3T ” )

In fase calante , invece , in semenzaio riscaldato , si seminano sedano , lattuga . A dimora all’aperto scalogno , cipolle , radicchio , spinacio , valeriana . Si trapianta all’aperto aglio , cipolla ( piccoli bulbi ) , scalogno , topinambur .

Potatura : Si potano le erbe aromatiche come salvia e rosmarino . Gli alberi che hanno avuto una fioritura a Dicembre o Gennaio , quelli a foglia caduca , eliminando i rami secchi o danneggiati dal vento e dalla neve .

Eliminare i polloni ( quei rami che si sviluppano alla base degli alberi o direttamente sul tronco ) che sottraggono solo nutrimenti all’albero e spesso , nel caso di alberi innestati , non porterebbero nemmeno frutti .

 

 

Le consociazioni vegetali: l’unione fa la forza!

 

Tabella delle consociazioni vegetaliLa coltivazione di determinate tipologie di piante abbinate con criterio apportano benefici reciproci in termini di fertilità e prevenzione dei parassiti .

Nel caso, ad esempio, di legumi (piselli, fagioli, ecc..)e ortaggi da “radice” (carota, ravanello, rapa), esiste un rapporto molto stretto. Tra le radici dei legumi sono presenti dei batteri (azotofissatori) che trasformano l’azoto ( un elemento indispensabile per sopravvivenza delle piante ) da gassoso a solido. La disponibilità di azoto chiaramente rende il suolo più fertile non solo per i legumi, ma anche per tutte le altre piante circostanti . Le verdure cosiddette da ” radice”, che hanno proprio una notevole necessità di azoto per crescere, ovviamente traggono benefici in consociazione con i legumi.

Tutte le liliacee (aglio, cipolla, porro, ecc.) hanno un effetto repellente contro gli acari e gli afidi, non a caso spesso si usano in giardino vicino alle rose e intervallate nelle altre colture .

Tuttavia , come possiamo vedere anche nello schema , le consociazioni non si istaurano solo tra ortaggi, ma anche tra ortaggi ed aromatiche o addirittura tra ortaggi e fiori.

A proposito delle aromatiche , praticamente tutte allontanano i parassiti. Nel caso dell’aneto, ha un ruolo fondamentale nella prevenzione degli attacchi di afide nero: seminato tra due filare di fave ( molto colpita da questo parassita ), l’aneto respinge l’afide nero. Esplica la stessa azione anche su tutte le altre piante sensibili a questo temibile parassita. Inoltre allontana anche gli acari.

Tra i fiori ricordiamo la calendula (Calendula Officinalis) e il tagete.

La Calendul , oltre ad essere un fiore esteticamente molto gradevole e largamente usato in erboristeria per le proprietà calmanti, blandamente antisettiche e depurative ( leggi anche Oleolito di Calendula ), ha la capacità di allontanare alcuni parassiti del pomodoro e delle rose. Coltivata, ad esempio, tra le patate, le protegge dai nematodi.

Il tagete, invece, è efficace contro i nematodi ed è un potente insettifugo.
Trapiantato in mezzo ai filari di pomodoro, respinge alcune specie di insetti tra cui gli aleurodidi (insetti dannosi). Inoltre le radici producono una sostanza repellente per i nematodi che, addirittura, persiste nel terreno per tre anni.

Compostaggio: come si prepara e quali sono i vantaggi del compost

compostaggio

Nell’ambito dell’agricoltura biologica, il compost (o la composta) è il modo più intelligente per concimare in modo naturale il terreno e, al tempo stesso, smaltire l’umido ed anche i residui della manutenzione dell’orto (rami e fogliame dopo le potature, sfalcio d’erba ..ecc..).

Per chi ha la fortuna di avere un grande giardino/orto, si può propendere per un compostaggio in cumulo: il materiale viene stoccato in cumulo in una zona dedicata dell’orto.

In alternativa, si può procedere con una comune compostiera, addirittura anche sul balcone. In commercio ne esistono di varie dimensioni in base alle esigenze: se state pensando, ad esempio, di intraprendere un’iniziativa di compostaggio condominiale, si consiglia una compostiera non inferiore ai 600 litri .

Il materiale compostabile si distingue in secco e fresco.

Per secco s’intendono rametti, foglie, paglia, erba appena tagliata,  carta e cartone (quest’ultimi compostabili, ma in piccole quantità, da evitare se si ha il dubbio che possano contenere collanti o prodotti chimici come sbiancanti). Per fresco s’intendono gli scarti di frutta, verdura, gusci di uova, filtri di te, caffè. Si distinguono in queste due categorie perché possibilmente andrebbero stratificati: l’umidità costante è una delle condizioni base per favorire il naturale decomporsi del materiale. Nel caso di una composta troppo secca, occorre letteralmente annaffiare la compostiera periodicamente, soprattutto in estate. Viceversa se troppo umida, aggiungere terra per asciugarla.

Per quanto riguarda scarti di cucina cotti molto unti, olio, grassi, prodotti di origine animale, come carne, pesce, ossa, lische (fatta eccezione per i gusci di uova) se ne sconsiglia l’impiego nel compost, in quanto sprigionano un cattivo odore e attirano insetti e ratti. Un discorso a sé è doveroso sulle uova: da una parte impiegano tantissimi mesi per degradarsi (infatti si consiglia di inserirle nella compostiera sbriciolandole), da un’altra parte sono importantissime, in quanto sono ottima fonte di calcio.

Le altre condizioni base per un compostaggio ottimale sono:

  • Calore: durante la maturazione del compost (processo che dura dai 3 agli 8 mesi) la temperatura si alza. Se l’ambiente circostante ha 25 °C, quella interna al cumulo raggiunge i 40 ° C, mantenendosi costante per mesi. Successivamente s’innalza a 60 °C, determinando una sorta di pastorizzazione, durante il quale avviene la morte dei patogeni come larve, semi di infestanti e insetti dannosi . Dopo questa fase, la temperatura si abbassa. Sarebbe buona norma controllare che la temperatura non s’innalzi troppo con l’ausilio di termometri  appositi per non degradare così tanto la materia da pregiudicare anche il valore fertilizzante.
  • Buona areazione: nella composta umida e troppo compatta, non circola ossigeno. In assenza di ossigeno prendono il sopravvento batteri anaerobi e muffe che, invece di degradare, trasformano la composta in ricettacolo di malattie per le colture. Dunque periodicamente il cumulo va rivoltato.

A proposito dei batteri presenti nella composta, c’è da specificare che la decomposizione avviene proprio per merito di una serie di microrganismi , fautori di questo miracolo. In commercio esistono dei preparati composti da un miscuglio di questi funghi, lieviti, ed enzimi che accelerano la decomposizione del materiale organico presente nelle compostiere o in cumuli all’aperto: tali attivatori sono completamente innocui per gli animali e per l’uomo ed accettati all’interno del metodo biologico.

Al fine di rendere ancora più rapido il processo di degradazione, anche la riduzione del materiale compostabile in particelle quanto più piccole possibile può essere un valido aiuto. Pertanto i presenza di ingombranti rami può risultare indispensabile l’utilizzo di macchinari, tipo un biotrituratore , che li riduce in brevissimo tempo in ottimo ammendante per il terreno.

In base al grado di maturazione del compost, lo stesso può essere impiegato in modo differente. Dopo 3-6 mesi, quindi quando non è troppo maturo (addirittura il materiale di origine è ancora parzialmente riconoscibile), il compost può essere utilizzato come sostituto del letame, e come miglioratore della struttura del terreno, rendendolo più soffice ed areato. Con una maturazione avanzata, dai 6 agli 8 mesi, il compost ha un aspetto molto simile al terriccio e infatti può essere utilizzato come substrato per semina o trapianto. Superati gli 8 mes , il compost deve essere rimosso dalla compostiera per fermare il processo di decomposizione che altrimenti rende il compost privo di ogni valore fertilizzante.

In molti comuni d’Italia, dimostrando di aver iniziato il compostaggio domestico in maniera continuativa, è possibile ottenere una riduzione sulla TARI. La percentuale della riduzione e la modulistica varia da comune a comune.

Compostare permette dunque di risolvere un bel po’ di problematiche ed inconvenienti legati ai rifiuti.

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Novembre : lune , semine e festività

novembreNella tradizione contadina il succedersi delle fasi lunari ritmava i lavori di campagna ; piacevoli sorprese può riservare l’abitudine di seguire le fasi lunari anche per la cura del giardino e dell’orto familiare . Si tenga presente che , in generale , la luna crescente favorisce lo sviluppo vegetale delle piante mentre la luna calante ha l’effetto opposto .
I lavori in giardino :
Qualche giorno dopo il novilunio si potano i gerani : in questo modo si favorirà una ridotta dispersione dei succhi linfatici .
Gli alberi sembrano avere uno sviluppo migliore se nascono o vengono trapiantati in luna crescente ; in questa fase si consiglia anche di eseguire le talee dei gigli , di dalie , e , più in generale , di tutte le bulbose ; vanno inoltre effettuati i trattamenti antiparassitari sulla rosa ( risulteranno più efficaci ) e la potatura delle ortensie . In luna piena si seminano le viole , mentre si attenderà dopo il plenilunio per trapiantare e potare le rose .
I lavori nell’orto :
In luna crescente si effettuano le semine di ortaggi a lenta crescita di carote , prezzemolo ed anche fagioli e piselli .
In luna calante si consiglia la semina di lattuga , per evitare che il cespo vada subito a seme . Anche le cipolle si seminano in fase calante , in quanto la luna influisce sulla circolazione della linfa che resta concentrata verso il basso a vantaggio del sapore del bulbo .
La Luna di Novembre :
In luna calante si potano glicine , rose , siepi , alberi e arbusti a foglia caduca . Si seminano a dimora in coltura protetta lattuga e radicchio da taglio , rucola , valerianella , e all’aperto i bulbilli di aglio .
In luna crescente si interrano i bulbi a fioritura primaverile estiva , si effettuano i trapianti delle biennali , si piantano i bulbi di tulipano e nuovi ceppi di rosa , alberi e arbusti . Si esegue la suddivisione dei cespi dei gigli e delle erbacee perenni . Si semina a dimora il pisello primaverile e in coltura protetta il ravanello . Infine si dispongono i nuovi impianti di pero , melo , cotogno , lamponi , ribes , uva spina e mora .

Festeggiamenti :

A cavallo tra il 31 Ottobre e il 1 Novembre , ormai praticamente ovunque si festeggia Halloween , una festa ritenuta americana , ma che in realtà ha origini irlandesi . Nel calendario celtico il 1°Novembre corrispondeva , infatti ,  al primo giorno del nuovo anno , una sorta di capodanno celtico , giorno in cui finiva il caldo estivo e iniziava il freddo invernale . Questo giorno prendeva il nome di “Samhain” , ovvero “summer’s end” , fine dell’estate . La fine dell’estate rappresentava la chiusura di un ciclo e dunque la morte , il tema di questa festività .

 

 

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