Invasione (pacifica) di libellule a Torino: un fenomeno annuale tipico di agosto

Negli scorsi giorni molti abitanti di Torino hanno pubblicato sui social spettacolari foto di balconi completamente invasi da libellule giallo oro. Lo stupore di poter vedere un numero così grosso di questi leggiadri insetti si è manifestato in tutta la città, ma con una concentrazione maggiore nel quartiere di Borgo San Paolo. La domanda ricorrente che accompagnava le foto era: ma cosa fanno?

Molte testate locali hanno un po’ ingigantito la notizia creando allarmismo, cercando di farla passare come un segno di chissà che catastrofe imminente, conseguenza del surriscaldamento globale.

Il fenomeno in realtà a quanto pare si verifica con una cadenza quasi annuale, puntualmente nella prima settimana di agosto. Ricorrendo a Google, abbiamo trovato un articolo datato 1989 nell’archivio de La Repubblica. Addirittura, scavando ancora più a fondo, siamo risaliti ad un’osservazione del naturalista Vittore Ghiliani che ha documentato lo stesso fenomeno nella metà del 1800. Quindi non è un fenomeno recentissimo.

Cominciamo subito con lo specificare che la Anax ephippiger, nome scientifico di questa bellissima libellula, non è un insetto dannoso, né per l’uomo, né in agricoltura. Anzi, dal momento che si nutre di zanzare, sia allo stadio larvale, che da adulte, una presenza massiccia di libellule non può che essere una nota positiva. Dunque se proprio si vuole usare il termine “invasione” è del tutto pacifica.

Gli avvistamenti degli sciami avvengono perlopiù nelle ore serali, quando c’è una maggior concentrazione di zanzare.

La Anax ephippiger, chiamata anche imperatore vagabondo, è una specie proveniente dal Nord Africa. Si riproduce in acque ferme, ma non si riproducono nelle vicine risaie vercellesi, come si potrebbe ipotizzare, in quanto con le nostre temperature in inverno non potrebbero sopravvivere. In realtà Torino e le zone limitrofe rappresentano un punto di passaggio, una tappa obbligata, nel loro itinerario migratorio. A testimonianza di quanto affermato, è la durata del fenomeno che dura pochissimi giorni. Infatti già nella seconda settimana di agosto non sono stati più segnalati avvistamenti.

In conclusione, le Anax ephiger, pur essendo termofile, ovvero amano gli ambienti caldi, non vengono attratte dalla città a causa dei cambiamenti climatici, ma semplicemente migrano.

Quindi niente allarmismo e godiamoci lo spettacolo!

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