Il calendario fenologico in agricoltura sinergica

calendario-fenologicoEsistono diversi calendari di semina, da quelli a data fissa ( il 15 Marzo si semina il tale ortaggio, il 20 quell’altro) a quelli che prendono in considerazione le fasi lunari (calante/crescente), a quelli basati sia sull’influenza della luna (ascendente/discendente), sia sull’influsso dei pianeti. Un calendario per noi molto efficace è quello fenologico, basato sull’osservazione di fenomeni naturali legati alla vita vegetale o animale di un luogo specifico (la fioritura di una pianta di riferimento o la comparsa di una specie animale). Riteniamo sia più fedele a quelle che sono le specifiche condizioni pedoclimatiche dell’ambiente in cui si opera.
In pratica, la fenologia studia le relazioni tra le condizioni climatiche e i fenomeni biologici periodici.
Questo perché la germinazione, la fioritura, la maturazione dei frutti, come la fine del letargo di alcuni animali o l’apparizione dei migratori dipendono da un insieme di fattori ambientali come la luce, il calore, l’umidità.
Ecco perché è importante tenere conto di questi parametri quando si opera in agricoltura. Seminare o trapiantare prima del tempo espone i semi o le giovani piante all’attacco dei parassiti e degli eventi atmosferici avversi, così come seminare in ritardo può causare una fioritura anticipata a discapito della produzione.
Un’ottima fonte d’informazione per arrivare alla definizione del proprio calendario fenologico sono le persone che già coltivano da diversi anni nella stessa zona e che quindi hanno più dimestichezza con le condizioni climatiche. Ovviamente si tratterà poi di prendere l’abitudine di annotare fenomeni significativi della vita naturale ( sia vegetale che animale) della zona in cui è situato l’orto. Per farlo si può creare uno schema come quello in allegato ( clicca per ingrandire ) ed annotare le temperature, le piogge e i venti. Per quanto riguarda la vegetazione, si può prendere come riferimento un albero, un arbusto o anche una pianta erbacea dei quali si annoteranno i cicli fondamentali (germogliazione, fioritura, caduta delle foglie..ecc..) mettendoli in correlazione con gli altri dati raccolti. La stessa cosa si può fare per le abitudini, la presenza o l’assenza degli uccelli, insetti o altri animali che frequentano abitualmente la zona. Unendo tutti questi dati sarà possibile costruire il proprio calendario per determinare in maniera esatta il momento più indicato per le semine e, nel giro di qualche anno sarà possibile con un semplice colpo d’occhio capire il momento migliore per effettuare le varie operazioni nell’orto. Di grande aiuto può essere anche un termometro per misurare la temperatura del terreno (da rilevare alla profondità di semina) e un piccolo pluviometro per registrare la quantità e la periodicità delle piogge. E’ importante anche prendere nota dell’intensità e delle direzioni dei venti e di eventuali precipitazioni nevose, così come le date del disgelo e della prima e dell’ultima gelata.

Per approfondimenti sul calendario fenologico, suggeriamo il libro “Agricoltura sinergica. Le origini, l’esperienza, la pratica” di Emilia Hazelip

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