Le foglie e i fiori freschi della Calendula Officinale possono essere impiegati in gustose e colorate insalate. Mentre i fiori tagliati a metà ed essiccati per farne un oleolito lenitivo, cicatrizzante, antinfiammatorio ed antisettico. La fioritura della calendula è piuttosto lunga (da primavera in autunno), tuttavia il periodo balsamico, ovvero quello in cui una pianta officinale presenta la più alta concentrazione di principi attivi, sono il mese di Aprile e di Settembre, quindi si consiglia di raccoglierli se possibile in questi mesi.
E’ preferibile usare un buon olio extravergine di oliva perché difficilmente irrancidisce con fiori precedentemente essiccati per evitare che l’acqua presente nel fiore possa far andare a male l’oleolito. Si inseriscono i fiori secchi compressi in un vaso con coperchio e si ricoprono con l’olio con un rapporto in termini di peso tra fiori ed olio di 1:10. Esporre al sole per tre settimane il barattolo, ma, come abbiamo consigliato per l’oleolito di iperico, il barattolo deve essere coperto, in quanto l’olio è fotosensibile. Filtrare l’oleolito con una garza sterile, strizzando bene i fiori. Riporlo in un recipiente di vetro scuro .
Può essere usato fino ai due anni successivi, se opportunatamente conservato. Si utilizza applicando l’oleolito sulla parte da trattare possibilmente senza sfregare in caso di ferite o lesioni della pelle.
Per prolungarne l’efficacia e prevenire l’irrancidimento dell’olio, consigliamo l’utilizzo di Vitamina E , un potente antiossidante, ma anche un antiage naturale, con azione antinfiammatoria.
Se la consistenza tipica dell’oleolito risulta poco piacevole, può essere unito al burro di cacao , acquisendo una consistenza più simile ad una pomata.
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