Tintura all’arnica: come si prepara e come si usa contro le distorsioni

Spesso abbiamo parlato degli oleoliti, ovvero infusione di erbe officinali in olio per estrarne le proprietà terapeutiche. In realtà esistono tante altre preparazioni estrattiva, ma per semplicità sia nel reperire le materie prime  che di esecuzione, sicuramente gli oleoliti sono un primo approccio adatto anche ai neofiti.

Altre tecniche estrattive, come ad esempio le tinture, prevedono l’utilizzo di alcool e una successiva diluizione con acqua in base al tipo di pianta impiegata. Anche il rapporto tra piante e alcool varia molto, così come i tempi di macerazione.

 

Senza scendere troppo nel dettaglio dunque, ed anche cercando di semplificare, per preparare una tintura di arnica occorrono:

  • 10 grammi di radice di arnica essiccata
  • 120 ml di alcool alimentare 95°
  • 70 ml acqua distillata

Si lascia in macerazione la radice di arnica nell’alcool per circa 20 giorni, agitando il contenitore ermetico quotidianamente.

Successivamente si filtra e si diluisce con l’acqua, riponendo il composto in un contenitore di vetro scuro, meglio ancora se dotato di contagocce .

La tintura così ottenuta, non va MAI ingerita (l’arnica è tossica se ingerita!), viene utilizzata solo per uso esterno e mai su pelle lesionata.

E’ molto indicata in caso di distorsioni, slogature e dolori muscolo-scheletrici: si applica su una garza per formare degli impacchi da applicare sulle parti doloranti. La presenza di glucosidi flavonoici  donano all’arnica proprietà vasocostrittori, influendo sulla circolazione, e dunque è molto indicata per il riassorbimento di ematomi.

L’arnica montana è una pianta spontanea, tuttavia risulta sempre più difficile reperirla in natura, tanto da rientrare tra le specie protette. In qualche erboristeria ben fornita è possibile trovare la radice essiccata di arnica. Tuttavia coltivarla non è difficile, in quanto ha dimensioni ridotte e poche esigenze.

Dove acquistare i semi di Arnica Montana ?

I semi di Arnica montana sono disponibili sul nostro sito alla pagina http://www.ifioridelbene.com/semi/302-semi-di-arnica-montana.html

 

 

 

Semine e lavori di Aprile

<< D’Aprile non ti scoprire >>
I proverbi hanno sempre un fondo di verità .

Infatti , se il detto “Marzo è pazzo” racconta dell’instabilità di questo primissimo mese di Primavera , purtroppo nemmeno il suo successore è da meno . In questa categoria del blog , riassumiamo mese per mese il calendario delle semine , tuttavia le variabili climatiche sono così tante da regione a regione e da anno in anno , che in verità questa rubrica vuole essere solo una guida indicativa . Come già accennato in un precedente post a proposito del calendario fenologico in agricoltura sinergica , anche l’esperienza personale , cogliendo dei riferimenti locali ( la fioritura di una perenne , la migrazione degli uccelli ..ecc..) , possono essere molto più indicativi nel capire i tempi giusti per le semine .

In questo mese , variabili permettendo , in fase crescente è possibile seminare , ancora in coltura protetta in vaso , le cucurbitacee ( meloni , zucche , zucchine , cetrioli , luffe , lagenarie.. ecc.) . Via libera ai fiori ( calendula , amaranthus , zinnia , begliuomini ) .  All’aperto a dimora le aromatiche , carote , bietole , ravanello , crescione , fagiolo , fagiolini , pomodoro , crisantemo , convolvolo , malva , papavero di California , fiordaliso , prato .

Trapianto e piantagioni : In coltura protetta , le semine dei mesi precedenti , possono essere trapiantate ( melanzane , cucurbitacee , peperoni , pomodoro ..) .

All’aperto , si procede con il trapianto di cavolo , lattuga , indivia .

In fase crescente , in coltura protetta , indivia riccia . All’aperto cavolo cappuccio , lattuga , porro , scarola .

 

 

error: Contenuto protetto da copyright