Sali da bagno e scrub fatti in casa: piccoli regali home made per Natale

Regalare a parenti ed amici il nostro tempo è forse l’unico regalo che non ha valore. Il fai-da-te, infatti, richiede tempo, dedizione e passione e chi scarterà un regalo realizzato “su misura” di certo apprezzerà tanto impegno, soprattutto se si tratta di un regalo originale ed anche molto utile.  I sali da bagno o lo scrub saranno sicuramente apprezzati da quelle amiche attente alla cura della pelle nel rispetto dell’ambiente. Infatti gli “ingredienti” sono del tutto naturali, mentre il confezionamento può essere anche interamente di recupero. I sali da bagno forse non sono adattissimi proprio a tutti come regalo, a meno ché non si sia un amante del genere. Mentre lo scrub farà letteralmente impazzire chi lo riceverà.

Occorrente:

  • barattoli vetro con chiusura ermetica
  • nastri
  • stoffa

Per i sali da bagno:

  • Sale marino grosso 
  • Bicarbonato di sodio 
  • Oli essenziali 
  • Colorante alimentare liquido (opzionale)

Procedimento

In una grande ciotola, mescolare 9 parti di sale marino grosso e 1 parte di bicarbonato di sodio. Aggiungere qualche goccia di oli essenziali. 
Per un effetto più trendy, si può aggiungere anche qualche goccia di colorante alimentare, o, nel rispetto del tema “green”, usare coloranti naturali come il succo della barbabietola o degli spinaci. 
Riponendo il sale nei barattoli, si possono inserire anche petali di fiori o rametti di aromatiche.

Per lo scrub:

  • Sale grosso o zucchero di canna( lo zucchero è più delicato )
  • olio di mandorle
  • olio essenziale

Procedimento

Mescolare 1 parte di sale ( o di zucchero) e 2 di olio di mandorle. Unire qualche goccia di olio essenziale a scelta e mischiare per ottenere un composto omogeneo dalla consistenza granulosa. Riporre il composto nei vasetti.

I vasetti una volta riempiti, possono essere decorati con nastri, stoffa o quant’altro, in base ai gusti e alle disponibilità. Si possono aggiungere etichette o biglietti con la composizione del prodotto e sull’utilizzo. Anche i nastri e i veli o i sacchetti delle bomboniere qui vengono in soccorso per arricchire ulteriormente il confezionamento.

Se ti è piaciuto quest’idea, leggi anche Biscotti in barattolo con taglia biscotti, un altro spunto per realizzare dei regalini home made per un “Green Christmas” davvero speciale.

Limoncello senza zucchero con la stevia

limoncello con stevia senza zuccheroEsistono moltissime ricette di limoncello. Come per tutte le ricette tipiche regionali, molto probabilmente ogni famiglia campana ha una sua variante con quantità differenti, ma fondamentalmente con gli stessi ingredienti: alcool, bucce di limone, acqua e zucchero. In questa variante molto originale del noto liquore, lo zucchero sarà sostituito dalle foglie di Stevia. Sostituire in un liquore lo zucchero con la Stevia ne riduce l’apporto calorico (nella ricetta originale ben 800 grammi di zucchero per 2 litri di prodotto finito equivalgono ad 3136 Kcal ).

Occorrente :

  • 1 litro di alcool puro  a 95°
  • 10 limoni medi biologici non trattati
  • 150 grammi di foglie fresche o 50 grammi di foglie essiccate (oppure 45 g di polvere di stevia).
  • 1 litro di acqua

Lavare ed asciugare bene i limoni e le foglie di stevia. Sbucciare i limoni, prelevando solo la parte esterna, evitando quella interna, bianca (albedo), che, pur essendo buonissima da mangiare, in questa preparazione rischia di compromettere il colore del liquore, rendendolo più opaco ed inoltre lasciando un retrogusto amaro al limoncello. Come già detto in precedenza, l’estrazione del potere dolcificante della stevia avviene per infusione in alcool delle foglie. Dunque si inseriscono in un recipiente con chiusura ermetica l’alcool, le bucce dei limoni e le foglie e si lascia il tutto in macerazione per 10 giorni, mescolando quotidianamente e facendo attenzione che l’alcool copra per bene bucce e foglie. Successivamente si filtra l’infusione e si aggiunge l’acqua. Nel caso non si abbiano a disposizione le foglie di stevia, è possibile utilizzare la polvere, disciogliendola nell’acqua prima di unirla all’infuso di bucce di limone. Il limoncello così ottenuto dovrà essere rigorosamente servito freddo. Il colore e il sapore, chiaramente , non è quello originale del limoncello tradizionale: il liquore così ottenuto avrà una colorazione verde scuro se saranno state usate solo le foglie e il gusto è a metà tra limone e liquirizia (la stevia infatti ricorda la liquirizia).

In conclusione, la stevia può essere utilizzata anche per sostituire lo zucchero nei liquori. Oltre al limoncello, si possono preparare anche tutti quei liquori che prevedono l’infusione di erbe o frutti. Orientativamente ogni 100 grammi di zucchero vanno sostituiti con circa 20 grammi di foglie fresche di stevia, che equivalgono a circa 6 grammi di polvere di stevia.

Erroneamente si pensa che eliminare lo zucchero nella preparazione di un liquore possa influire anche sulla gradazione alcolica finale del prodotto, in realtà non è così: solo in un processo di fermentazione (tipo quella che avviene al mosto per ottenere il vino) lo zucchero influisce sulla gradazione aumentandola. In questo caso la presenza o meno di zucchero, dunque, non interferisce direttamente sulla gradazione finale, se non per una diversa diluizione dell’alcool. In questo caso infatti, un liquore ottenuto senza zucchero potrebbe avere una gradazione alcolica maggiore, essendo inferiore la diluizione. Quindi se orientativamente un limoncello fatto in casa di solito ha una gradazione inferiore ai 30°, nella versione senza zucchero può superare anche i 40°. Quindi per un limoncello meno alcolico è sufficiente aumentare un po’ la quantità di acqua (invece di 1 litro, utilizzarne 1,2).

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Sugaring: depilarsi con lo zucchero.

Con l’avvicinarsi dell’estate, si ripresenta l’annoso problema dei peli superflui.
Il metodo più efficace e duraturo è sicuramente la cera a caldo, pur se con qualche inconveniente come i residui sulla pelle e lo smaltimento dopo l’uso.
Una valida alternativa può essere l’utilizzo di una pasta di zucchero, chiamato “sugaring”, che pare abbia origini lontanissime risalenti addirittura all’Antico Egitto.
In rete sono tantissime le ricette e spesso si consiglia di stendere il composto ottenuto quando è compatto, quasi solido, ma in realtà così facendo perde molto del suo “potere avvolgente” intorno al pelo.
Gli ingredienti sono semplicemente tre, di facile reperimento e con un bassissimo costo: acqua, limone e, ovviamente, zucchero.
Il rapporto è di 1:1:5, ovvero per ogni grammo di acqua, ne occorre uno di limone e 5 di zucchero.
Si sciolgono tutti gli ingredienti in un pentolino a fiamma bassa, portandolo ad ebollizione e si continua finché il composto non assume un colore ambrato (attenzione a non farlo bruciare, altrimenti non bloccherà più il pelo). Si può utilizzare anche lo zucchero di canna, ma quello raffinato, comune, ha il vantaggio di avere come parametro di riferimento la colorazione, invece il composto ottenuto con lo zucchero di canna parte già molto scuro e bruciarlo è molto più facile. Per chi è in possesso di un termometro da cucina, il composto non deve superare i 160 ° C.
Prima dell’utilizzo, è consigliabile farlo raffreddare per qualche minuto.


Da questo punto in poi si procede come una comune cera: si stende il composto non troppo caldo (è ustionante proprio come la cera!) sulla parte da depilare e si strappa con decisione una volta raffreddato. Il preparato di zucchero tende a consolidarsi in fretta , quindi durante la depilazione è bene tenerlo in caldo a bagno maria (non direttamente sulla fiamma, altrimenti lo zucchero si brucia).

Può capitare, soprattutto le prime volte che si prepara la nostra “ceretta green”, di sbagliare i dosaggi o i tempi di cottura e dunque di ottenere un composto troppo fluido da non poter essere strappato dopo l’applicazione. Tuttavia se risulta ugualmente appiccicoso, si può applicare, ma andrà rimosso disponendo sopra una striscia di stoffa e strappando il tutto, come si fa con le strisce di cera a freddo confezionate. 


Può essere riutilizzato più volte (lo zucchero è un ottimo conservante naturale non a caso impiegato nelle confetture), riponendolo in un barattolo chiuso e sciogliendolo a bagno maria quando andrà riutilizzato.
Questa pratica del Sugaring, detta impropriamente anche “pasta di zucchero”, ha molti vantaggi: è economico, ecologico e per rimuovere i residui è sufficiente una doccia.

 

 

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