Combattere le zanzare in 3 mosse senza chimica

Le zanzare ogni anno si ripresentano puntuali con l’arrivo dei primi caldi, quando le temperature in primavera superano i 12°C, raggiungendo l’apice del ciclo riproduttivo verso metà agosto, per fermarsi in autunno. Le strategie per combatterle in modo naturale, senza l’utilizzo di sostanze chimiche, si suddivide in vari step. Prima di intraprendere qualsiasi precauzione contro le zanzare, tuttavia, occorre concordare con il vicinato di iniziare insieme questa azione di bonifica, in quanto la zanzara, pur essendo un animale stanziale, si spostano fino a 100 m, dunque cercare di debellarle è inutile, se non lo si fa unitamente anche nelle zone limitrofe alla propria abitazione.

Fase 1: Impedire la riproduzione delle zanzare

Il rimedio fondamentale contro le zanzare è, prima di ogni altra strategia, impedire la loro proliferazione. E’ risaputo che per riprodursi hanno bisogno nello stadio larvale di acqua. Dunque risulta molto utile, nei pressi della zona da bonificare, rimuovere ristagni da grondaie, sottovasi o qualsiasi superficie dove, dopo un acquazzone, si raccogliere l’acqua, che dovrà essere versata sul terreno (soprattutto in presenza di uova o larve già sviluppate) e non nei tombini, dove potrebbero continuano indisturbate il proprio ciclo. A tal proposito, non potendo intervenire all’interno di quest’ultimi, si consiglia l’uso di un prodotto specifico totalmente innocuo per l’ambiente, un larvicida biologico a base di BACILLUS THURINGIENSIS,che agisce bloccando l’alimentazione delle larve, facendole morire in poche ore.

Nel caso non fosse possibile svuotare tutti i recipienti contenenti acqua, tipo ciotole o abbeveratoi degli animali domestici, è sufficiente sostituire l’acqua ogni 4 giorni, considerato che il ciclo da uova ad esemplare adulto è di circa 7 giorni. Per chi fa la raccolta dell’acqua piovana ed ha la necessità di stoccarla in giardino per molto tempo, può essere necessario chiudere i recipienti ermeticamente. In presenza di vasche ornamentali si può valutare  l’introduzione sia di pesciolini rossi che si nutrono, appunto, delle larve, che di anche altri alleati, come vedremo nella fase 2. Nei sottovasi si può scegliere di utilizzare sia argilla espansa, che assorbirà l’acqua rendendola disponibile esclusivamente alle piante, che rame sotto forma di filamento (per intenderci, quello presente nei cavi elettrici) o  cristallo di solfato di rame, che a contatto con l’acqua ossida diventandola tossica per le larve. Il rame, nella quantità di 20 grammi per litro, va tuttavia sostituito di frequente perché perde di efficacia. Spesso viene suggerito anche l’impiego delle monetine in rame (quelle da 1, 2 e 5 centesimi), tuttavia la quantità effettiva di rame è davvero esigua, in quanto le monete sono per quasi il 95% in acciaio e placcate in rame.

Fase 2: Lotta biologica alle zanzare

Il principio della ‘lotta biologica’ si basa sullo sfruttamento del naturale rapporto preda-predatore per debellare un parassita. In natura i predatori naturali delle zanzare sono i pipistrelli, le rondini, le rane, i girini, tartarughe, copepodi (piccoli crostacei), solo per citarne alcuni. L’idea di introdurre specie non spontanee in un ambiente poco circoscritto come un giardino non è un’idea sempre ottimale. Il nostro consiglio è piuttosto di incentivare a soggiornare le specie autoctone e già presenti in zona, trasformando il vostro giardino in un ambiente più ospitale. Dunque creare o installare nidi per le rondini, apposite casette per pipistrelli, chiamate bat box, o abbeveratoi per meglio accogliere e facilitare la vita dei nostri alleati nella battaglia alle zanzare.

Fase 3: Allontanare le zanzare 

Dopo aver provato ad impedire che le zanzare si riproducano e aver incrementato la presenza di predatori naturali, la fase successiva è allontanare le zanzare adulte. L’utilizzo di zanzariere o altre barriere meccaniche è fondamentale per salvaguardare l’interno dell’abitazione e difenderlo anche da altri insetti altrettanto molesti.

Anche una scelta mirata delle piante in giardino può aiutare a creare una barriera naturale contro questo fastidioso ospite. Oltre ai ben noti gerani e la citronella, hanno un’azione repellente per le zanzare anche le aromatiche, come il basilico e rosmarino, la lavanda, la calendula, la lantana (che al tempo stesso attira meravigliose farfalle). Dunque piante antizanzara, ma anche utili in cucina e notevolmente decorative.

Rimedi naturali alle punture di zanzare

Se malgrado la bonifica, qualche zanzara riesce ugualmente a pungervi (soprattutto considerando che per ottenere risultati visibili occorrono diversi mesi) o semplicemente durante un’escursione ci si ferisce, svolge un egregio servizio di pronto soccorso la piantaggine maggiore, Plantago Major: una pianta spontanea annuale diffusa praticamente in tutta Italia e riconoscibile per la foglia costoluta con nervature evidenti. E’ sufficiente ridurre la foglia in poltiglia ed applicarla sul taglio o sulla puntura: la mucillagine presente nella piantaggine ha proprietà emollienti, decongestionante e antinfiammatorie. Ridurrà il gonfiore, la sensazione di prurito e bruciore.

Resta, ad ogni modo, fondamentale non cedere mai alla tentazione di grattarsi, che dopo un sollievo iniziale, non riduce il prurito, anzi, lo aumenta e la pelle colpita dalla puntura può infiammarsi, peggiorando la situazione.

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