I Super cibi: pomodoro nero di Crimea

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Il Pomodoro Nero di Crimea (Solanum Lycopersicum ‘Nero di Crimea’) appartiene alla famiglia delle Solanacee, proprio come tutti gli altri pomodori. La sua peculiarità è nella colorazione: un rosso, tendente al marrone scuro , con striature verdi, quindi non è proprio “nero-nero”, come lascia intendere il nome. Tale colorazione è data dall’altissima quantità di licopene, un carotenoide che, oltre ad avere molteplici proprietà di cui parleremo dopo, ha anche la funzione di dare una colorazione ai frutti e agli ortaggi. In realtà è presente in tutti i pomodori, ma in quantità maggiori nel nero di Crimea, purché a completa maturazione. Infatti a parità di varietà , a differenti stadi di maturazione, presentano concentrazioni di licopene differenti. Secondo recenti studi, è stato dimostrato che il licopene è tra i carotenoidi con il più alto potere antiossidante, quindi un ottimo alleato nella prevenzione di tumori. Nello specifico, si è dimostrato particolarmente efficace nel ridurre i rischi di cancro alla prostata nell’uomo e al seno nelle donne.

Da altri studi sul licopene si è anche dimostrato che se trattato termicamente, quindi con la cottura, la sua biodisponibilità  aumenta, ovvero viene assorbito meglio e più in fretta dal corpo, soprattutto in presenza di grassi, in quanto lipofila.

In altre parole, uno spaghetto al pomodoro, che è un po’ l’emblema della cucina italiana, si dimostra una scelta gustosa ed anche molto salutare.

Da un punto di vista della coltivazione, il nero di Crimea ha anche un ciclo piuttosto breve: dopo tre mesi dalla semina, è già possibile raccogliere i primi frutti.

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