Come prolungare la vita dei fiori recisi

bouquet<< Se ami un fiore, non raccoglierlo. Perché se lo raccogli, esso muore e cessa di essere ciò che amavi. >>

Partendo dalle sagge parole di Osho, concordiamo tutti sulla bellezza di un fiore non reciso, ancora sulla sua pianta. Tuttavia può capitare di riceverli in dono e di voler conservare questo gradito omaggio quanto più a lungo possibile.

Ci sono pochi semplici accorgimenti da non trascurare. Bisogna immergere il bouquet in acqua il prima possibile. Immergere solo metà del gambo, in quanto l’acqua da una parte idrata, ma dall’altra favorisce i processi di marcescenza. A tal proposito l’acqua deve essere sempre pulita. E’ fondamentale rimuovere le foglie nelle parti basse dei gambi che andranno in immersione, perché sono le prime parti a marcire.

Anche tagliare frequentemente i gambi con forbici ben affilate in modo obliquo favorisce un miglior assorbimento dell’acqua, prolungando la freschezza dei fiori. Per ridurre la prolificazione dei batteri e le muffe che favoriscono la marcescenza dei fiori si consigli anche di inserire nell’acqua un antibatterico naturale come l’aceto (un cucchiaio per ogni litro d’acqua) o in alternativa poche gocce di candeggina o mezza pasticca di aspirina (anche scaduta), ma i vantaggi non compensano i danni ambientali di queste sostanze, quindi ne sconsigliamo l’uso. Chiaramente il calore velocizza i processi di deterioramento dei fiori, quindi sarebbe preferibile conservare i fiori lontano da fonti di calore.

Ma se prolungare la vita dei fiori recisi non basta, ma l’intenzione è quella di conservarli nel tempo, si possono adottare diverse tecniche.

La più utilizzata è l’essiccazione a testa in giù del bouquet come si farebbe con un mazzetto di aromatiche, disponendolo in un luogo fresco ed asciutto per qualche mese. In alternativa si possono essiccare pressandoli in una pila di libri o in un’apposita pressa. Oppure immergendo i fiori e le foglie in un agente essiccante naturale come la sabbia. O, ancora, utilizzando l’essiccatore o il forno a basse temperature.

Tutti i tipi di essiccazione annoverate finora sono naturali, ma hanno l’inconveniente di non preservare la brillantezza dei colori.

A onor del vero, ci sono anche metodi casalinghi non naturali, come l’uso della glicerina o del gel di silice, ma li sconsigliamo. I fiori che subiscono il trattamento con la glicerina sono chiamati “fiori stabilizzati” perché mantengono inalterate le caratteristiche del fiore per anni (colori, profumi e consistenza), come una sorta di imbalsamazione e non sono nemmeno compostabili!

 

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