Come si pianta un albero da frutto

La coltivazione di una pianta da frutto inizia quando si pianta l’albero nel terreno. Il trapianto è un momento delicato, perché la giovane piantina deve abituarsi all’ambiente nuovo e radicarsi in modo da poter crescere stabile e forte. Per questo sono necessarie alcune accortezze che possiamo vedere insieme.

Prima di tutto bisogna scegliere il periodo giusto per l’impianto, ma questo dipende dal tipo di albero scelto, oltre che dal clima in cui si trova il terreno. Molte piante durante l’inverno sono in riposo vegetativo e si può approfittarne per piantarle tra novembre e febbraio. E’ il caso di melo, pero, pesco, albicocco, susino, ciliegio e tante altre tra le principali specie fruttifere.

Molto importante è anche la scelta del luogo: il terreno giusto deve avere una buona esposizione al sole, un discreto riparo dal vento e non formare ristagni d’acqua. Chi vuole essere più puntiglioso può decidere di far analizzare il suolo in laboratorio per conoscerne le caratteristiche fisiche e chimiche, in modo da sapersi regolare nella concimazione. Chi invece vuole mettere un albero da frutto in giardino per hobby può anche farne a meno e sperimentare direttamente.

Una volta deciso dove e quando piantare si procede con il lavoro vero e proprio: ossia lo scavo della buca. Per consentire all’alberello di radicare facilmente è opportuno scavare per almeno mezzo metro di profondità, tenendo una misura analoga anche come diametro del buco. Se il terreno è argilloso e tende a compattarsi si può aumentare la misura dello scavo.

Effettuata la buca si mette nel terreno la pianta sopra un letto di terra smossa, e si procede riempiendo lo scavo con la terra precedentemente rimossa. Negli ultimi 20 centimetri di profondità possiamo incorporare del concime organico (ad esempio letame maturo oppure compost). Mentre si riempie si eliminano pietre e radici, immettendo solo terra pulita.

Riempita la buca si compatta il terriccio premendolo coi piedi e verificando che l’albero sia ben dritto, poi si innaffia. Le irrigazioni vanno somministrate con costanza per il primo mese, crescendo la pianta andrà a radicarsi in profondità e diventerà più autonoma nel reperire le proprie risorse.

Adesso che la pianta è a dimora nel nostro terreno bisognerà coltivarla, alcuni utili consigli su come farlo si possono trovare su Frutteto Biologico.  Bisogna sottolineare l’importanza di una coltivazione con metodi naturali, che permetta di raccogliere frutti sani e che sia sostenibile per l’ambiente.

Post scritto da Matteo Emilio Cereda di Fruttetobiologico.it

Sale di sedano: cos’è, come si usa e come si prepara

Abbiamo tutti quei periodi in cui si ripetono abbuffate nervose o una serie di occasioni di convivialità in cui lo sgarro alla dieta diventa la regola e non più l’eccezione. Inevitabilmente, dopo i bagordi, che siano in solitaria o in compagnia, è normale sentirsi appesantiti e avvertire una sensazione di gonfiore. Sebbene l’apporto calorico complessivo sia stato davvero superiore a quello necessario, talvolta ritornando alle regolari abitudini e facendo anche semplicemente attenzione al sale, può fare la differenza. A tal scopo può correre in soccorso il sale di sedano.

Cos’è il sale di sedano

Il sale di sedano è un sale aromatizzato con semi o foglie e gambi di sedano, precedentemente essiccati e polverizzati.
Viene usato sostanzialmente per ridurre la quantità di sale “in purezza” per gli effetti collaterali, quali ipertensione e ritenzione idrica. Il sale di sedano, infatti, aiuta ad esaltare il sapore del cibo, apportando una quantità minore di sale.

Come si usa il sale di sedano

Il sale di sedano si può utilizzare come il comune sale da cucina, per insaporire tutte le pietanze crude o cotte. Chiaramente in cottura il sedano sprigiona più aromi aumentando la sensazione di salinità.

Come si prepara il sale di sedano

Realizzarlo è semplice. Se si hanno a disposizione i semi di sedano, è sufficiente ridurli in polvere con un macinino ( pestello, mixer…ecc..) e unirli al sale. E’ bene ricordare che in commercio esistono semi da semina e semi destinati all’alimentazione, tipo i germogli per intenderci. Molto spesso i semi da semina sono trattati con prodotti chimici o comunque se non trattati, non sono adatti per essere consumati perché potrebbero ad esempio non essere stati conservati adeguatamente nel rispetto di tutte le norme igieniche. Quindi devono essere semi specifici per uso alimentare. Per cominciare ad abituarsi al sapore, si consiglia di iniziare a miscelare semi e sale con un rapporto di 1 a 3, in quanto inizialmente il sapore del sedano può non essere gradito a tutti. Quindi per ogni cucchiaino di polvere di semi di sedano, tre di sale. Nelle preparazioni successive, si può progressivamente ridurre la quantità di sale.
Se, invece, si ha a disposizione il sedano fresco, bisogna prima lavarlo, asciugarlo bene e tagliarlo a pezzi. Si può scegliere di essiccarlo al sole, al forno o in essiccatore. Chi ha l’essiccatore, procede come un normale ortaggio. L’essiccazione al sole può richiedere vari giorni e dipende molto dalle temperature ( il clima estivo è sicuramente più favorevole alle essiccazioni al sole.). In mancanza di sole e clima adeguato, si può optare per un’essicazione al forno: la temperatura ideale sarebbe 40° per non alterare le proprietà organolettiche, ma purtroppo molti forni partono direttamente da 60°. Impostare la funzione ventilata, per non far bruciare il sedano. Oppure tenere lo sportello leggermente aperto durante l’essiccazione. Il procedimento può richieder diverse ore.
Quando il sedano apparirà completamente secco, bisogna ridurlo in polvere e unirlo al sale nei rapporti  tra sale e polvere sopra indicati. Quindi anche in questo caso il rapporto tra sale e polvere di sedano inizialmente sarà di 3 a 1, per poi ridurre nelle preparazioni successive la quantità di sale, fino ad eliminarlo completamente per chi lo gradisce.
Il sedano, in conclusione, grazie anche alle tantissime proprietà (drenante , disintossicante, ricco di vitamine..) è davvero un alleato della salute. Dunque il vantaggio del sale di sedano, oltre a quello di ridurre il sale, è anche quello di drenare i liquidi accumulati.

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